Autore: Giandomenico Tiepolo
Secolo: XVIII°
Chiesa: Chiesa di San Polo
DATA: 1747-49 COLLOCAZIONE: oratorio del crocifisso TECNICA: olio su telaLa chiesa di San Polo ospita alcuni interessanti lavori di Giandomenico Tiepolo, figlio del più famoso Giambattista.
Il ciclo venne eseguito da Giandomenico tra il 1747 e il 1749, nel periodo immediatamente precedente la partenza della famiglia per Würzburg, in Germania, dove avevano ottenuto la prima grande commissione estera e dove si sarebbero fermati tre anni per completare l'opera.
Il ciclo, un raro esempio di lavoro autonomo dell'artista, consiste di una Via Crucis di quattro tele raffiguranti episodi delle vite di santi e due tondi sul soffitto.
La Via Crucis è opera giovanile di Giandomenico Tiepolo, che, sebbene ancora acerba, dimostra già tutti i presupposti della sua arte e le differenze da quella del padre (quest'ultima invece è completamente omologata alla pittura ordinaria, tanto da mettere in seria difficoltà la critica per le attribuzioni).
Un'adesione alla realtà più profonda, una retorica già quasi borghese, un'indifferenza per il mistero del sacro che lo allontana dal padre, ultimo rappresentante dell'ancient regime: queste sono le caratteristiche del linguaggio del Tiepolo.
Si consideri ad esempio l'ottava stazione, Gesù consola le pie donne, dove l'artista è chiaramente più interessato alla folla che all'episodio della passione: le figure sono vestite sontuosamente, il loro sguardo è indifferente e sembrano non partecipare alla drammaticità della vicenda.
Anche l'uso del colore è diverso da quello paterno: Giandomenico gioca su tonalità più spente, meno libere.