Autore: Niccolò di Giovanni Fiorentino
Secolo: XV°
COLLOCAZIONE: presbiterio - parete destra - (nella mappa n°15) TECNICA: scultura MATERIALI: marmoFrancesco Foscari fu uno dei più grandi dogi della Serenissima e in trentaquattro anni di dogado portò i confini della Repubblica fino al fiume Adda e a Ravenna, aiutato dai famosi generali Carmagnola, Gattamelata e Colleoni.
La loggia Foscari nel palazzo ducale, e il palazzo Foscari, ora sede universitaria, portano il suo stemma, mentre il sepolcro ai Frari accoglie le sue spoglie.
Il monumento fu dapprima attribuito all’opera dei fratelli Antonio e Paolo Bregno, ma oggi gli studi dello Schulz fanno pensare a Niccolò di Giovanni.
L’urna su cui riposa il doge è sostenuta da quattro mensole ornate nei riquadri dalle tre virtù teologali Fede, Speranza e Carità. Ai lati ci sono Sant’Antonio da Padova e San Marco. Sugli angoli dell’urna assistono il doge le quattro virtù cardinali: Fortezza, Giustizia, Prudenza e Temperanza. Due guerrieri portano lo scudo dogale e aprono il baldacchino al di sopra del quale è raffigurato il Cristo risorto con un fanciullo, simboleggiando l’ascesa dell’anima del doge. Sui due pilastri che racchiudono il monumento, l’Annunciazione.